Elena fonda Hope.

Una vita dedicata ai bambini in difficoltà.

 

Nell’aprile 2006 nasce a Milano Hope, organizzazione umanitaria non profit che ha aiutato migliaia di bambini, donne, giovani in situazioni drammatiche in più di 10 Paesi nel mondo, dalla Palestina alla Siria, dall’Ucraina all’India, senza dimenticare le difficoltà dei minori e delle famiglie in Italia.

Racconta Elena Fazzini:

“Hope è nata dal desiderio del mio cuore per gratitudine alla vita e non solo ad essa, per essere stata salvata da un errore diagnostico grazie a un ecografo. Volevo regalare questo importante macchinario elettromedicale a un ospedale bisognoso nel mondo e i medici che mi hanno curata mi hanno indicato l’Italian Hospital of Nazareth, un ospedale che cura ebrei, musulmani e cristiani, una reale speranza di pace in una terra dilaniata da interminabili conflitti. Desideravo dare la concreta possibilità ad altre donne di poter prevenire e curarsi in tempo. Un ecografo è strategico nella vita di un ospedale.
Ma l’Italian Hospital non aveva bisogno solo di un ecografo ma di un reparto ospedaliero mancante. Così l’ecografo si è trasformato nella donazione di un intero Reparto di Neonatologia e Terapia Intensiva progettato, finanziato, costruito in soli 18 mesi. Ogni anno centinaia di mamme e bambini ricevono ora a Nazareth le cure necessarie, che prima gli erano negate. E dopo questo, l’aiuto a orfanotrofi, asili, ambulatori, centri di primo soccorso situati in un luogo difficile del mondo come il Medio Oriente, dove ci sono donne, uomini, comunità che costruiscono in silenzio una speranza di pace possibile.

Questi anni sono trascorsi in un soffio. Ho aiutato migliaia di bambini e famiglie in difficoltà, senza tregua, lavorando 7 giorni su 7, portando spesso con me e i miei figli Davide e Pietro nelle missioni umanitarie a Jenin, Nazareth, Gerusalemme, Sephoris, Amman, Beirut. Francesco Besana, Giuseppe Di Masi, Angelica Sonzogni e Paolo Grecchi, compagno di vita e di sogni, mi hanno seguita, contribuendo a far crescere Hope.

Entusiasmo, determinazione, tenacia, resistenza alla fatica talvolta travolgente … accompagnati dalle competenze specialistiche di tanti professionisti che mi hanno seguita, hanno permesso a Hope di rispondere in modo adeguato ed efficiente a chi chiedeva aiuto. Il desiderio di dare una risposta a chiunque fosse in difficoltà, non mi ha mai abbandonato. Abbiamo risposto a tutti coloro che ci hanno chiesto aiuto.
Siamo andati ovunque, portando una speranza concreta.
La mia quotidianità non è semplice, dedicata interamente alla mia famiglia e a Hope. E’ però ricca di gioia e soddisfazione, nella certezza che vale la pena donare tutto ciò che è possibile per migliorare la vita di chi è in difficoltà. Siamo fortunati ad essere nati qui in Italia. Questa gratitudine deve guidare ogni nostra scelta. 
La mia vita velocissima è sempre in prima linea. Non la cambierei, per nulla al mondo.”